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Indirizzo

Via della Repubblica, 847030 San Mauro Pascoli - SAN MAURO PASCOLI (FC)

Contatti

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  • cucina

Descrizione

Sui menù pascoliani:

“Vediamo di essere a casa venerdì a mezzogiorno. Speriamo, anzi contiamo per certo, di avere un bel galletto allo spiedo con insalata dell’orto e patatine in ghiotta, come le sa fare quella cara ragazza […]”

Livorno, agosto 1894: 
“L’ultimo giorno delle sue bagnature il Genga venna a colazione da me: minestrina con fegatini, prosciutto, pesce lesso (un ragno magnifico), due galletti arrosto. […] Torno dopo due ore e condusse tutti e tre, prima a vedere le bestie, poi a pranzo: acciughe e caviale, tortellini in brodo, due sogliole fritte gigantesche, scaloppina con tartufi alla salsa piccante, frutta ecc…”

Castelvecchio, inverno 1905:
“venne a trovarlo a Castelvecchio Giuseppe Giacosa. […] Il Pascoli era in gran faccende, intorno al fuoco, per aiutare Mariù, ma già fin da qualche giorno in ansia…Il Pascoli era attento all’arrosto. […] Venivano servite tagliatelle alla romagnola, specialità di Mariù, condite con salsiccia, prosciutto a piccoli dadi, sedano carota e cipolla finemente tritati e rosolati all’olio, in un infuso di pomodoro odoroso e succulento. Il vino era cambiato spesso, con inviti frequenti all’assaggio. Pascoli ci teneva che fosse gustato il vino di sua produzione, da lui denominato “Ziegenheim”, frutto di un piccolo vigneto dietro il Rio dell’Orso. Si passava alla carne e ai contorni, poi al caffè, servito da Mariù”.

Lettera alla domestica di Castelvecchio, Attilia:
“Per la sera prepara una sfoglia di quattro o cinque uova, per far la pasta asciutta. Provvedi un po’ di burro, ammazza un pollo che terrai per il giorno dopo, compra un mezzo chilo di carne, acquista un coteghinetto e mettilo a cuocere a fuoco lento, in modo che non si rompa, e che si spappoli proprio in bocca. Cuoci anche sette o otto patate lesse, e lasciale calde. Quella sera mangeremo le tagliatelle al sugo (il sugo lo faremo noi col sughetto e il fegatino del pollo e con un po’ di carne magra) e il coteghino con la purée (la faremo noi con le patate lesse, il burro e il latte). Per il giorno dopo resta la carne da brodo e il pollo”

Presso la locanda del Lemetti al Ponte di Campia (Castelvecchio):
“salsicce abbrustolite sulla brace sopra larghe fette di pane nero oppure le trote del Serchio: in una larga padella sfrigola l’olio in cui verrà gettata la trota appena pescata, non prima di essere stata abbondantemente infarinata con farina di granturco. Condita poi con aceto e olio crudo, aromatizzata con aglio e rosmarino e insaporita con pepe e sale, che il Lemetti si era impegnato di inventare cercando di indovinare i gusti del poeta”

“Quando Manara Valgimigli, giovane laureato, viene a Messina dietro invito del Pascoli che gli ha trovato un posto di insegnante presso il ginnasio “Alighieri”, lo trova intento a tirare la pasta, con un grembiale intorno alla vita e il mattarello tra le mani che frullava sapientemente per distendere la massa che via via s’allargava sul tagliere” Travasava il vino, impastava il pane.

Lettera di G. Pascoli all’illustre letterato Luigi Siciliani:
«Mio caro Gigetto,  ebbi le mozzarelle che formano la nostra delizia. E’ un cibo pastorale che si conviene mirabilmente a un “Arcade” par mio. Seguiamo le sue istruzioni a puntino; pure abbiamo eseguito un modo di cucinatura, superiore a quelli da lei indicati. La mangiamo con la “piada”. Fatta la piada, si aprono i quadretti o le “quadrae” sul testo. La mozzarella divien liquida, deliziosa! Or questa unione di cibo romagnolo e di cibo calabrese, ispirerà un “poemetto” pieno d’italianità, che dedicherò al mio Gigetto “Bruttasc” 

Lettera di G. Pascoli a Ida Ferrari, Barga, 31 dicembre 1906:

Gentili signore Giuseppina e Ida, il 28 ebbi telegr. dal Sen. F. il lieto annunzio del ricorso accolto, e pranzai (a dir meglio, desinai) coi loro eccellenti tortellini. Se quei tortellini avessero avuto un’intelligenza, avrebbero ammirato il disegno imperscrutabile della Provvidenza! Oggi è festa. Ci fu donato un parvolo che è il loro .  Dev. e aff. Giovanni Pascoli
 

Ultimo aggiornamento: 28/03/2019

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