UN "TUFFO" NELLA STORIA
"Qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico...”: San Mauro, come noto, ha dato i natali al famoso Poeta Giovanni Pascoli, il quale nutrì la sua poesia col luogo natio...
Situato a soli 7 km da San Mauro Mare, il capoluogo di Comune San Mauro Pascoli è compreso tra i fiumi Uso, Fiumicino-Rubicone, la via Antica Emilia ed il mare.
“Qualcosa di nuovo oggi nel sole, /anzi d’antico…” San Mauro, come’è noto, ha dato i natali al famoso Poeta Giovanni Pascoli, (1855-1912) il quale nutrì la sua poesia col luogo natìo, San Mauro di Romagna. Nel 1932 il nome di San Mauro di Romagna fu modificato, con Regio Decreto, in "San Mauro Pascoli" in onore del grande poeta Giovanni Pascoli.
Le origini documentate del paese risalgono al 1191 quando è nominato per la prima volta come "Fundum Sancti Mauri". Recenti scavi fra l'abitato e il mare hanno fatto affiorare reperti antichissimi, risalenti al periodo neolitico finale (5000 a.C.), mai rinvenuti nell'area adriatica.
Il centro storico, cuore del paese, racchiude il settecentesco palazzo municipale, acquistato nel 1874 all'asta pubblica presso l'intendenza di Finanza, dopo essere stato confiscato al Papato con l'unità d'Italia. Originariamente vi alloggiavano le Celibate Orsoline di Rimini nel periodo estivo. L'interno è visitabile negli orari di apertura degli uffici comunali. Di fronte al Palazzo Municipale si trova l' ex chiesa di San Sebastiano una minuscola costruzione situata nel cuore dell'abitato comunale, L'edificio, risalente alla seconda metà del XVIII secolo, svolgeva in origine funzioni di chiesetta-oratorio per il vicino convento delle Orsoline (oggi parte della residenza municipale). Ora, completamente restaurata, è utilizzato come sala mostre dall' Accademia Pascoliana. Si prosegue con il Museo di Casa Pascoli , monumento nazionale dal 1924. Qui venne alla luce il 31 dicembre 1855 il poeta Giovanni Pascoli e vi trascorse i primi anni d'infanzia. La famiglia, trasferitasi per un breve periodo alla tenuta "Torlonia" (la Torre), vi fece ritorno dopo la morte del padre Ruggero, ma in seguito ad altre disgrazie fu costretta a venderla. Il poeta rimase sempre molto legato a questa casa dove passò la sua giovinezza.
La casa, risalente alla fine del '700, venne danneggiata durante la seconda guerra mondiale e successivamente recuperata nel rispetto della struttura originale, quindi fu trasformata in piccolo museo di memorie pascoliane. All'interno, oltre alla cucina, si possono vedere lo studio nel quale si conservano, racchiuse in bacheche, edizioni rare di alcune sue opere e numerose lettere autografe inviate agli amici sammauresi e la camera da letto, con la vecchissima culla di legno. All'esterno, un bel giardino con alcune delle piante menzionate dal poeta nelle sue poesie ed al centro del giardino su un plinto di pietra calcarea il busto bronzeo dedicato al poeta. Ai margini del giardino si trova ancora la Cappella della Madonna dell’Acqua. Questa chiesetta, che ospita oggi due lapidi dedicate ai Caduti, vanta origini ultracentenarie; pare infatti sia stata costruita nel 1616 per conto del Vicario Vescovo di Rimini. Durante il secondo conflitto mondiale fu pesantemente bombardata e successivamente ricostruita; la parte absidale è sicuramente rimasta originale. I due fronti sulla strada presentano una partitura simile, ricca di elementi architettonici e decorativi. All'interno la chiesa è ad unica navata con l'abside coperta da volta a botte. Al valore culturale del piccolo manufatto, si aggiunge il valore testimoniale e letterario legato alla produzione letteraria del Pascoli. A 2 km dal centro storico sorge la “Torre” , luogo d’infanzia del Poeta, e sottoposto a tutela nel 1974 come caratteristico e raro esempio della villa romagnola del XVII/XVIII sec. Precisamente a partire dal secolo XVIII fino alla metà del XIX i principi Torlonia fondarono qui una delle più belle tenute agricole della Romagna ed ancora oggi si possono vedere le imponenti strutture di quella bellissima fattoria.
Quasi completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale (il fronte ristagnò tra i fiumi Uso e Rubicone per diverse settimane), il paese, grazie alla laboriosità dei suoi abitanti, è stato velocemente ricostruito ed è ritornato ad essere un importante centro agricolo e un noto centro calzaturiero, nomi come Casadei, Pollini, Rossi, Baldinini e Vicini sono illustri esempi di arte calzaturiera.
Nello stesso periodo si è sviluppa a San Mauro Mare, l'industria turistica.
Ultimo aggiornamento: 19/04/2021